| |
Pianificazione IT per organizzazioni
no-profit. Internet non solo per il commercio |
Organizzazioni di
soccorso quali la Croce Rossa Americana hanno dimostrato come sistemi in linea
efficienti possano velocizzare le donazioni per le vittime di calamità naturali
in aree remote del globo. Enti senza fini di lucro di minori dimensioni hanno
sperimentato come il Web sia una risorsa
impareggiabile per reperire articoli a prezzo scontato o per sensibilizzare
l'opinione pubblica su temi importanti. Fondazioni ed enti benefici hanno
scoperto con successo la filantropia elettronica, ossia la raccolta su Web di
offerte e donazioni, e l'hanno resa una parte vitale delle loro strategie
di reperimento dei fondi. La tecnologia è, in molti casi, un male necessario per
le odierne organizzazioni no-profit. Ormai serve anche solo per mantenersi
competitivi. Il settore del no-profit è effettivamente caratterizzato da una
forte concorrenzialità, non soltanto per le donazioni e il volontariato. Se
gestite un'organizzazione no-profit, infatti, dovete competere per ottenere
sovvenzioni e altre risorse, personale di talento, il sostegno della comunità e
anche per far conoscere la vostra organizzazione e la vostra missione. In
sostanza, come la maggior parte delle aziende moderne, anche l'organizzazione
no-profit avrà necessità di un piano tecnologico, ossia un piano che illustri
come ottimizzare l’uso di Internet per il raggiungimento degli obiettivi.
Il piano è più di un semplice elenco dell'hardware, del software e dei servizi
Internet desiderati, è un documento strategico che vi consentirà di valutare
quanto è necessario per l'organizzazione e come ottenerlo con le risorse di cui
si dispone.
Non sarà lavoro sprecato. Un piano tecnologico ben congegnato può infatti
aiutare a:
- Aumentare
l'efficienza nelle attività quotidiane;
- Gestire il
budget e investire il denaro in modo efficiente;
- Costruire una
comunità in linea e incrementare la raccolta di fondi;
- Aumentare la
fiducia dei donatori nell'organizzazione;
- Proteggere
l'organizzazione dall'impatto della rotazione del personale
Il contenuto di un piano IT di un'organizzazione no-profit
Ecco i sette elementi strategici di un piano tecnologico per le organizzazioni
no-profit:
-
Stabilire le responsabilità direttive e di supporto per il piano tecnologico.
Creando un team dedicato e coinvolgendo direzione e personale nella
definizione degli obiettivi, l'intera organizzazione verrà coinvolta nel piano
-
Valutare le risorse correnti. Verificate l’efficacia del sistema tecnologico
esistente, quanto possa essere mantenuto e quanto possa essere utilizzato come
base di espansione.
-
Definire le esigenze. Valutate quali nuove soluzioni tecnologiche sono
necessarie, quali obiettivi considerati irraggiungibili consentano di
raggiungere e in che modo Internet possa migliorare l'operatività aziendale.
Definire con chiarezza le proprie esigenze aiuterà a sviluppare un piano
tecnologico efficace.
-
Vagliare le soluzioni. Una volta definite le esigenze, vagliate le opzioni
tecnologiche, identificando i servizi Internet più convenienti e in grado di
agevolare le attività. Per l'individuazione dei servizi Web appropriati, quali
la gestione del sito, la gestione della raccolta in linea di fondi e simili,
potrebbe essere necessario richiedere la consulenza di un esperto di Internet.
-
Redigere il piano per iscritto. Tale piano dovrà documentare le risorse
esistenti, le esigenze, le soluzioni e gli utilizzi previsti, nonché il
budget. Sarà un piano d'azione, scritto in maniera concisa e pensato
espressamente per la vostra organizzazione.
-
Sviluppare una strategia di finanziamento. Il piano tecnologico dovrà
consentire di stabilire quanto denaro è necessario raccogliere ed
eventualmente come raccoglierlo. Molti leader del no-profit consigliano di
attenersi, nelle spese, a questa regola: per ogni euro di budget destinato
alle tecnologie, 30 centesimi sono per gli acquisti veri e propri di hardware
e software, mentre i rimanenti 70 centesimi sono per la formazione e il
supporto.
-
Implementare il piano e uno schema temporale. Impostando lo schema temporale,
assegnando le responsabilità e valutando i progressi renderete il piano
tecnologico uno strumento concreto.
Presenza elettronica del no-profit: i vantaggi stanno emergendo
Gli esperti
valutano che più della metà delle organizzazioni no-profit registrate
attualmente negli Stati Uniti disponga di un proprio sito Web. Anche le
no-profit dovrebbero utilizzare il commercio elettronico, ad esempio per
stampare materiali, acquistare forniture e raccogliere fondi tramite
aste e vendite di beneficenza in linea nonché per promuovere le donazioni.
Tuttavia, a causa della scarsa familiarità, delle preoccupazioni relative alla
protezione e alla privacy, del fatto che il dot-com viene associato alla ricerca
cinica di profitto e di altri fattori emotivi, molti leader
del no-profit sono ancora restii ad abbracciare il commercio elettronico. Così
però le organizzazioni no-profit si stanno facendo sfuggire le numerose ottime
opportunità offerte dalle aste in linea e dai negozi virtuali. È però
ipotizzabile che nei prossimi cinque anni il commercio elettronico
sarà lo strumento operativo principale delle no-profit. Un piano IT capitalizza
il minimo sforzo
Secondo la testimonianza dei ricercatori, le molte organizzazioni no-profit di
piccole dimensioni non dispongono dei fondi di marketing sufficienti per
giustificare un'implementazione di sistemi di commercio elettronico per il
finanziamento e altri tipi di transazioni. Occorre esortare le no-profit a
investire sulle tecnologie in modo oculato. In molti casi, ciò può comportare
l'utilizzo di soluzioni meno costose quali le newsletter elettroniche. L'analisi
delle esigenze e lo sviluppo di un piano tecnologico essenziale consentiranno di
capire quali facciano al caso proprio.
Per perfezionare il piano IT
Quelli che seguono sono alcuni suggerimenti aggiuntivi per ottimizzare il piano
tecnologico:
-
Visitate i siti delle organizzazioni no-profit che
offrono servizi gratuiti, sconti sui prodotti e utili consigli tecnologici alle
no-profit.
-
Sfruttate i programmi di distribuzione del software
offerti da Microsoft e da altre aziende IT alle organizzazioni no-profit.
-
Vagliate approfonditamente le soluzioni di
database. La maggior parte delle organizzazioni no-profit necessita di software
database, ma non può permettersi una soluzione costosa.
-
Sia che scegliate una soluzione semplice o un
sistema completo per il commercio elettronico quale Microsoft Commerce Manager,
consentite agli utenti di donare in linea, offrendo loro le giuste garanzie di
sicurezza e facilità di utilizzo.
A cura della Dottoressa Eva Palumbo
Torna alle altre notizie |
|
|
|